mercoledì 25 marzo 2020

PSICOLOGIA

Psicologia sociale


La psicologia sociale è lo studio scientifico di come i pensieri, i sentimenti e i comportamenti delle persone sono influenzati dalla presenza reale, immaginata o implicita degli altri. Pensieri, sentimenti e comportamenti rappresentano tutte le variabili psicologiche che sono misurabili in un essere umano.Pertanto considera il comportamento umano come influenzato da altre persone e dal contesto sociale in cui ciò avviene. Gli psicologi sociali si occupano quindi dei fattori che ci portano a comportarci in un certo modo in presenza degli altri; osservano le condizioni in cui si verificano determinati comportamenti / azioni e sentimenti.Le origini della psicologia sociale risalgono ai contributi della psicologia dei popoli di Wundt, il quale si proponeva di fondare una branca della psicologia che si occupasse dei fenomeni collettivi non riducibili all’attività psichica del singolo. Si proponeva di espandere la psicologia fino a comprendere le realtà socio-culturali che trascendono l’individuo, trasportandola cioè sul terreno proprio della sociologia e della storia, modificandola quindi in senso sociologico e storico.
Psicologia Sociale: Lo Studio delle Interazioni Tra Noi e Gli Altri
Per gli esponenti della psicologia delle folle (Tarde, Le Bon) le realtà sociologiche andavano analizzate e descritte in termini psicologici. Gli eventi collettivi, come il verificarsi improvviso di disordini, possono essere compresi solamente studiando come i pensieri, i sentimenti, le emozioni e i comportamenti dei singoli finiscono per convergere in una direzione o nell’altra. Alla psicologia sociale si doveva arrivare riportando lo studio della società sotto il dominio della psicologia. Sebbene sia nata in Europa, la psicologia sociale ha avuto il massimo impulso negli Stati Uniti. I primi veri e propri manuali di psicologia sociale provengono, infatti, dall’America, con il volume di McDougal, secondo il quale al centro dell’analisi della vita sociale ci sono gli istinti, per cui il comportamento delle persone nella vita sociale dipenderebbe da predisposizioni innate a rispondere alle esperienze e agli stimoli quotidiani., e con il manuale dei fratelli Allport, che segna una svolta individualista della psicologia sociale americana: la vita sociale è determinata da disposizioni individuali, apprese nel corso stesso dell’esperienza sociale. Il collettivo è ridotto all’individuale, ossia al comportamento degli individui separati che lo compongono.
Risultato immagini per psicologia delle folle   

















Il sé e l'ambiente

Ognuno di noi sviluppa nel tempo una consapevolezza e una conoscenza di sé, ovvero matura idee , ricordi,convinzioni su se stesso. Tale processo avviene attraverso l'osservazione del nostro comportamento e l'autoriflessione; fondamentale a questo proposito è il contatto e l confronto con gli altri.
Risultato immagini per il séIn concetto di sé è legato ad aspetti quali l'autostima, l desiderio di suscitare una buona impressione sugli altri, l'aspirazione a essere accettati.

SOCIOLOGIA

Apartheid: politica di segregazione razziale formalmente adottata in Sudafrica.

Nella lingua afrikaans il termine apartheid significa''separazione''e indica la rigida divisione razziale che regolava le relazioni tra la minoranza bianca e la maggioranza non banca della popolazione. Nel novembre 1993 fu raggiunto un accordo che mise fine all'apartheid nel 1994 si tennero le prime elezioni politiche in cui votavano gli appartenenti a tutte le razze.
Le leggi dell'apartheid classificavano i cittadini in tre principali gruppi razziali: bianco,bantu( neri africani) e coloured (persone con discendenza mista).
Risultato immagini per apartheidLe leggi prescrivevano i luoghi in cui ciascun gruppo poteva vivere, che tipo di lavori poteva esercitare e a che tipo di sistema scolastico poteva accedere.Le leggi proibivano quasi tutte le relazioni interrazziali, istituivano luoghi pubblici separati(ad esempio riservando alcune spiagge ai bianchi) ed escludevano i non bianchi da ogni forma di rappresentazione politica.

venerdì 6 marzo 2020

SOCIOLOGIA

Il potere e la disuguaglianza 
Il processo di istituzionalizzazione crea una rete di posizioni sociali costanti nel tempo e una corrispondente gerarchia di gradi differenti di esercitare ''potere su qualcuno'': nelle relazioni di potere istitituzionalizzate i comandi impartiti da un soggetto trovano obbedienze grazie al sistema di posizioni sociali; nelle relazioni di potere informali l'esercizio del potere dipende dalla capacità personale di un individuo di ottenere qualcosa contro la volontà altrui, senza necessariamente ricorrere a comandi espliciti. I rapporti di potere costituiscono una dimensione essenziale della società, non riducibile alla sola sfera politica né valutabile solo in base a considerazioni di tipo morale. Il sistema di distribuzione gerarchica del potere rappresenta anche una condizione indispensabile per raggiungere un determinato obbiettivo, utile sia a chi occupa posizioni di comando sia chi vi è sottoposto.
La distribuzione differenziata del potere implica una forma di disuguaglianza sociale: è un aspetto parziale di un fenomeno più complesso, che consiste nella distribuzione tra i membri di una collettività delle multiformi risorse sociali.
Risultato immagini per potere e disuguaglianza

PEDAGOGIA


Riforma protestante e alfabetizzazione


La Riforma protestante, ideata da Martin Lutero, ebbe inizio quando, il 31 Ottobre 1517, egli affisse le 95 Tesi sulle indulgenze al portale della cattedrale di Wittenberg. Con questo atto polemico e provocatorio egli non volle solo criticare aspramente il sistema delle indulgenze ma cercò di operare un più generale attacco all'operato della Chiesa di Roma. Lutero infatti sosteneva che il papa potesse cancellare solamente le pene canoniche e non quelle stabilite da Dio, inoltre, sosteneva che la salvezza eterna fosse ottenibile solo grazie ad un vero pentimento e non con il pagamento di somme di denaro nei confronti della Chiesa.
Sebbene inizialmente le tesi di Lutero fossero state scritte in latino, e quindi indirizzate a dei dotti o teologi, le sue opere si diffusero ben presto anche , e soprattutto, tra la gente, grazie all’avvento della stampa. Grazie ad essa Lutero stampo molte copie della Bibbia in volgare e le diffuse nelle varie case, in modo da diffondere le proprie idee riformatrici e incitare le persone a considerare la Bibbia l’unica fonte valida per l’istituzione delle varie dottrine di fede. Con questo atto egli contribuì notevolmente anche all’alfabetizzazione popolare e alla promozione del volgare.
La Riforma protestante ha segnato una profonda spaccatura nella storia d’Europa. Tale effetto non è però dovuto ad un singolo fatto, bensì ad una serie di condizioni e di trasformazioni che si sono susseguite nel tempo. Infatti certi principi della Riforma erano già contemplabili nella religiosità popolare del XV secolo. La Germania del XV secolo era infatti caratterizzata dall’importante fenomeno dell’antipapalismo ed anticlericalismo. Già a quei tempi dunque vi erano delle pesanti ostilità nei confronti del papato e del clero, specialmente per i privilegi di cui essi godevano e dell’eccessivo potere politico da loro esercitato.
Un altro importante aspetto del Medioevo fu lo sviluppo di diverse “scuole” teologiche, le quali avevano delle idee assai diverse tra di loro, e ciò portò una grande confusione in ambito religioso, in quanto non si sapeva quale delle varie dottrine fosse quella giusta, quella vera, e nemmeno il papato era capace di dare una risposta a queste problematiche. Oltre a ciò si ebbe una sempre crescente crisi dell’autorità papale, messa in discussione già dal Grande Scisma (1378-1417). Tutto ciò portò ad una totale confusione in quanto non si sapeva chi detenesse la suprema autorità religiosa e per questo molti teologi iniziarono a sviluppare delle proprie tesi senza porsi troppi problemi sulla loro ortodossia. E fu questa la causa fondamentale che portò in seguito all’avvento della Riforma protestante.

August Hermann Francke

Teologo ed educatore luterano( Lubecca 1663- Halle 1727). Insegnò all'università di Halle; abbraccio le dottrine di Spener e contribuì a difondere il pietismo al di là della cerchia strettamente teologico-ecclesiastica; svolse instancabile opera di educatore e di fondatore di istituzioni scolastiche. Fu anche uno dei primi cultori dello studio filologico della Bibbia.

Comenio

I suoi maggiori interessi riguardano la pedagogia e lo studio sistematico della lingua nazionale. Lo stesso Comenio conia il termine “pansofia” per indicare il desiderio di una scienza universale che organizzasse, in maniera sistemica, le varie discipline e fornisse l’oggetto e lo scopo della didattica.
Comenio è considerato un anticipatore di diverse idee educative, è il primo a parlare di Didattica come arte che fornisce metodi e strumenti per insegnare; ogni disciplina che viene insegnata a scuola deve possedere la propria didattica in modo da raggiungere fini determinati e valutabili, a prescindere dai docenti e dai discenti.
Il metodo di Comenio è basato sui principî della “syncresis” e del “parallelismo“; il metodo sincretico anticipa l’analisi e la sintesi, è basato sulle connessioni, i paragoni, sulla ristrutturazione dell’insieme presupponendo l’analogia tra il mondo dei sensi e il mondo dell’intelletto; il principio del parallelismo rimanda al confronto tra tre aspetti visti come paralleli, ossia tra l’ordine della natura, quello delle arti e quello da attuare in educazione.Il metodo illustrato da Comenio segue lo sviluppo del fanciullo, ancorato alla concretezza e all’azione, all’uso dei sensi; viene riconosciuta l’importanza del contesto di vita del bambino e, quindi, di esperienze reali che partano dal concreto. Bisogna mostrare agli alunni gli oggetti reali, far avere loro un’esperienza diretta e quando ciò non è possibile si può ricorrere alle immagini.A questo proposito viene sottolineata da Comenio la necessità modificare la struttura dei libri scolastici al fine di renderli adeguati, nella forma e nel contenuto, alle differenti età dei bambini. Suo è anche il primo libro illustrato per avviare i fanciulli alla lettura con il metodo attualmente conosciuto come “globale“, cogliendo anche il nesso tra immagine e parola nell’insegnamento delle lingue.Inoltre l’insegnamento, secondo Comenio, deve essere collettivo in modo che il maestro possa istruire contemporaneamente numerosi allievi, ponendo attenzione nel presentare lezioni interessanti e chiare per gli alunni che ha di fronte. Allo stesso tempo i giovani che vengono istruiti  apprendono a lavorare insieme, a stimolarsi e incoraggiarsi vicendevolmente.Pedagogos en síntesis: PEDAGOGÍA REALISTA COMENIO Jon Snow, Dreadlock, Acconciature, Personaggi Immaginari, Bellezza




PSICOLOGIA

In  psicologia sociale , la parola inglese influence viene tradotta in influenza e non influsso perché quest’ultima evoca un carattere arcan...