Ci svegliamo la mattina e, nella maggior parte dei casi abbiamo subito a che fare con un gruppo di persone a noi ben note alle quali vogliamo bene, con le quali abbiamo un rapporto stabile e condivisa diamo una casa e il possesso di vari beni d’uso. Per recarci poi a scuola saliremo su un autobus. Noi non conosciamo l’autista eppure sappiamo che quel signore ci porterà alla nostra destinazione facendo tutti i giorni la stessa strada e fermandosi negli stessi posti. Giunti a scuola, incontriamo un gruppo di ragazzi della nostra età che conosciamo molto bene, e che sappiamo di poter incontrare a quest’ora è in questo luogo. Non tutti sono mostri amici, anzi, alcuni ci risultano decisamente antipatici, tuttavia siamo soliti passare metà della nostra giornata con loro. Questo non avverrebbe se lo Stato non avesse deciso che la formazione dei più giovani deve passare attraverso un’istituzione con caratteristiche ben definite, cioè la scuola, divisa per classi di venti o trenta persone.
Il rapporto che ciascuno di noi ha con la società è mediato da una serie di organizzazioni, gruppi sociali, istituzioni a cui apparteniamo o con cui entriamo in contatto.
LE STRUTTURE DELLA SOCIETÀ
Ogni persona occupa numerose posizioni nella società. Ciascuna di queste posizioni sociali, con i diritti e doveri che comporta, è uno status. Anche se una persona può avere numerosi status, ve ne sarà uno che la definisce in modo particolare.
- È un azione sociale quel comportamento individuale che è a sua volta una reazione a ciò che riteniamo sia l’agore sociale prevalente,anche quando si tratta soltanto di una nostra fantasia.
Per azione sociale si intende il singolo comportamento di un uomo, sia di azione sia sia omissione, nella misura in cui esso, nelle intenzioni o negli effetti attesi, si riferisce all’azione di altri uomini.
L’intera società è fatta di interazioni tra individui, gruppi, organizzazioni. Ogni mattina incontriamo gente diversa per strada, eppure ci facciamo influenzare dal loro atteggiamento. (Nella scelta della traiettoria del marciapiede).
Quando però l’interazione si ripete o si prolunga nel tempo, essa comincia allora a produrre un certo contenuto stabile e tra gli individui coinvolti si forma una specie di legame, una relazione tale per cui il comportamento dell’uno tiene fin dal principio conto del comportamento atteso dall’altro, struttura dosi di conseguenza.
Può capitare che io uscendo di casa incontri sempre un signore. Finché mi limito a constatare che egli ha evidentemente i miei stessi orari, il mio incontro con lui ha tutti i caratteri di una semplice interazione, il suo comportamento influisce sul mio è forse anche viceversa.
Il nostro modo di comportarci non è più libero e casuale, ma sottostà a delle attese: mi arrendo che l’altro mi saluti, se non lo facesse penserei che c’è qualcosa che non va.
Max Weber afferma che noi definiamo il rapporto tra due o più individui che orientano reciprocamente le loro azioni”relazione sociale”.
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