domenica 22 settembre 2019

SVILUPPO E PSIOANALISI: LA VISIONE ANTROPOLOGICA DI FREUD

Risultati immagini per PSICOANALISI FREUDSigmund Freud è una delle figure più importanti in assoluto legate alla psichiatria mondiale. Le sue teorie sono tra le più studiate in tutto il mondo in ambito psichiatrico e psicologico. Delle sue vicende personali si sa che è di origine ebrea, che è nato nel corso dell'anno 1856 e che visse in Moravia, nell'attuale Repubblica Ceca. In merito alla sua formazione, egli si laureò presso la facoltà di Medicina, diventando docente della materia di neuropsicologia.
Freud lavorò con i più grandi neuropsichiatri della sua epoca, come per esempio Breuer. Egli fu anche "l'inventore" della celebre psicoanalisi, scienza che si basa sulla partecipazione attiva del paziente oggetto della psiconalisi. Tra i principi fondamentali della psicoanalisi si ricordano per esempio la celebre interpretazione dei sogni, i quali sono il prodotto dell'inconscio umano nell'atto del sonno, i ricordi infantili che conducono le persone a indagare profondamente sul loro stato d'animo, ecc. Inoltre per definire la personalità umana Freud aveva individuato tre importanti elementi che hanno queste denominazioni: Io, Es e Super-io.

L'INTERPRETAZIONE DEI SOGNI 

Condizioni per l'analisi: il paziente deve aumentare l'attenzione per le proprie percezioni psichiche ed eliminare la critica che generalmente vaglia i pensieri che gli vengono. Il sogno  è la soddisfazione di un desiderio: i sogni si possono comprendere solo considerandoli come appagamento dei desideri.Ciò è talvolta manifesto, nel caso di sogni brevi e semplici di bambini, che non sollevano problemi da risolvere, ma che risultano essere essenziali per lo studio dei sogni ben più complicati degli adulti.
Sembra tuttavia contraddittorio che sogni spiacevoli o angosciosi possano essere interpretati come soddisfazioni di desideri. Per sciogliere questo nodo basta però considerare il fatto che la teoria di Freud non si basa sulla valutazione del contenuto manifesto nel sogno, ma si riferisce ai pensieri che si rivelano attraverso il lavoro di interpretazione, come celati dietro al sogno.

LA TEORIA SESSUALE E LO STUDIO DELLE NEVROSI
Freud ha attribuito alla sessualità un ruolo centrale nella vita psichica dell’uomo, estedendola alla sessualità infantile, ampliando, quindi, il significato stesso di sessualità al di là della genitalità e della sola fase puberale e adulta della vita dell’uomo. Egli distingue tre successivi fasi di svolgimento della sessualità: orale, anale e genitale.
Egli afferma anche la presenza di due pulsioni contrapposte, sessuali e distruttive, di amore e morte, Eros e Thanatos.
Le nevrosi sono il risultato del conflitto tra l’lo e la sessualità. Tutta la nostra attività psichica è regolata dal principio del piacere. Rinunciare alla soddisfazione immediata può risultare inevitabile, per il principio di realtà. Le pulsioni sessuali che risultano inaccettabili per l’lo vengono allontanate dalla coscienza con la rimozione.
Freud ha, inoltre, distinto l’Es (l’inconscio vero e proprio) dal Super-Ego (relativamente indi pendente dall’lo ed a cui appartengono l’osservazione, la coscienza morale e la funzione dill’ideale) e l’Ego, che stabilisce il rapporto col mondo esterno, ma è luogo del conflitto fra Es e Super-ego.
Freud ha utilizzato il suo modello interpretativo della nevrosi per la comprensione civiltà odierna. Tale civiltà è una delle fonti della sofferenza umana, poiché sostituisce il potere della comunità a quello del singolo. La libertà del singolo subisce restrizioni ad opera dell’incivilimento.
La spinta a rinunciare alle pulsioni opera innanzitutto nell’amore: “L’amore si oppone agli interessi della civiltà, la civiltà minaccia l’amore con gravi restrizioni”: e ciò provoca restrizioni della vita sessuale e antagonismo tra civiltà e sessualità.
L’etica appare come lo sforzo della civiltà per controllare le pulsioni aggressive degli uomini con i sensi di colpa. Il Super-io condanna i desideri proibiti e vuole la punizione del peccatore.
Anche nella religione Freud vede all’opera i meccanismi della civiltà. Considerando l‘opera del Super-io dal punto di vista della cura delle nevrosi, Freud critica l’eccessivo peso dato a imperativi e divieti e la scarsa attenzione per la felicità dell’uomo.
Infine, la civiltà alimenta la tendenza a riconoscersi in un capo, in un leader, generando un legame “libidico” che unisce, nello stesso tempo, l’individuo al capo e ad altri individui che si orientano nella stessa direzione.
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